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Chi sono

La toscana che conosci

Sono nata nel 1969, per San Valentino; erano gli anni Sessanta, sì, ma era già il futuro: si andava sulla luna, c’era il boom economico. Ho studiato e mi sono formata a Firenze, in un’epoca nella quale la scuola, e soprattutto l’università, rappresentava per molti l’occasione di una evoluzione sociale vera.

Ho studiato perché dovevo e continuo a studiare perché mi piace. Mi sono laureata in giurisprudenza col massimo dei voti, ho preso il titolo di dottore di ricerca all’Università di Padova, e dal 2001 lavoro nell’Ateneo fiorentino, prima come ricercatrice, e dal 2011 come professoressa associata di Istituzioni di diritto romano.

Nel frattempo mi sono sposata con Fabio ed è nata Anna, che oggi ha 17 anni. Loro hanno molto a che fare con le cose in cui credo e per cui mi impegno.

La politica: da Firenze, con Firenze, per Firenze

La politica è entrata nella mia vita con la fondazione del PD. Credevo – e credo ancora – che potesse dare risposta alle tante domande che sentivo, e negli anni ho imparato quanto la politica possa essere ancora bella, appassionante, divertente e importante per il futuro di tutti.

Nel 2009, quando ha deciso di gettarsi nell’avventura di diventare Sindaco, Matteo Renzi mi ha incaricata di coordinare il lavoro per il programma elettorale e dopo la vittoria sono entrata in Giunta come Assessore alle politiche giovanili e all’università. Col tempo mi sono occupata anche di turismo, pari opportunità, Europa e scuola.

Nel 2014 sono stata eletta in Consiglio comunale e il nuovo sindaco, Dario Nardella, mi ha chiesto di essere la sua vice sindaca. Ho mantenuto le deleghe per scuola, università, e ricerca. Sono stati cinque anni esaltanti nei quali è stato più ciò che ho imparato rispetto a ciò che ho messo in campo.

Nel frattempo il mondo intorno a noi è cambiato, i governi sono cambiati, lo spirito del tempo si è a tratti incattivito. Per questo cinque anni dopo ho deciso di continuare a combattere a fianco di Dario Nardella per la nostra città e per il Paese, anche senza candidarmi alle elezioni 2019.

Dopo la vittoria, Dario mi ha chiesto di essere ancora la sua vice sindaca.

In questo nuovo mandato ho avuto tra le altre la delega alla protezione civile, ed è arrivata l’emergenza Covid, della quale mi sono dovuta occupare in pieno. Sono stati e sono mesi di governo pesanti e complessi, che ci hanno messo faccia a faccia con nuovi bisogni e nuove difficoltà. È stato un tempo impegnativo, ma anche pieno di entusiasmo e di senso della sfida perché essere concretamente di aiuto ai nostri cittadini dà un’enorme soddisfazione.

La Firenze che viviamo, la Toscana che vogliamo

Ora, nel 2020, una nuova sfida attende la nostra città e la nostra Regione.

Dobbiamo proseguire il lavoro fatto, portare in Toscana le idee, le esperienze, i valori che hanno reso la nostra città quello che è oggi. Perché la Toscana non è la stessa senza Firenze, ma anche Firenze non è la stessa senza la sua Regione.

È una sfida fondamentale e non scontata. Per questo ho deciso di mettermi ancora in gioco in prima persona, di mettere a disposizione di Eugenio Giani e della Toscana l’esperienza di questi anni e il mio entusiasmo.

Viviamola insieme questa sfida, continuiamo a sentire nostro il tempo che viene, a impegnarci per la Toscana che vogliamo.

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