“Nelle prime settimane di ottobre consegneremo le Chiavi della Città a Nasrin Sotoudeh”. Lo ha annunciato la vicesindaca Cristina Giachi.
“L’avvocata Sotoudeh – ha ricordato – è detenuta a Teheran e da oltre 40 giorni in sciopero della fame per protestare contro il trattamento dei detenuti politici nella Repubblica islamica, specie durante l’emergenza Covid-19. L’attivista-simbolo, vincitrice del premio Sakharov del Parlamento europeo per la difesa dei diritti umani nel 2012, è stata trasferita alcuni giorni fa all’ospedale Taleghani della capitale iraniana e secondo le ultime informazioni si troverebbe ricoverata in un reparto di cardiologia”.
“Una mozione consiliare aveva chiesto di riconoscere l’impegno dell’avvocata iraniana e già nello scorso febbraio avevamo deciso di conferire le chiavi della città a Nasrin Sotudeh. Poi non si era proceduto alla consegna per il sopraggiungere della pandemia. Firenze – ha aggiunto la vicesindaca – sarà sempre a fianco di chi, in tutto il mondo, difende i diritti umani e mette la propria vita al servizio di queste battaglie”.
Condannata a 33 anni e 148 frustate con 7 capi d’accusa, Sotoudeh sta scontando la pena più lunga a 12 anni di prigione per “istigazione alla corruzione e alla dissolutezza”. L’avvocata ha difeso tra gli altri numerose attiviste contrarie al velo obbligatorio e si è spesa contro la pena di morte. Anche la figlia ventenne di Nasrin Sotudeh, Mehraveh Khandan, era stata fermata il mese scorso e poi rilasciata.