Skip links

Conclusa nelle scuole dell’infanzia comunali la campagna per prevenire l’ ‘occhio pigro’

Nella società delle immagini rischiamo di doverci sempre più prendere cura dei nostri occhi. E per questo motivo diventa essenziale la prevenzione e la diagnosi precoce dei disturbi della vista. Si è conclusa nelle scorse settimane la campagna di visite gratuite nelle scuole comunali dell’infanzia, lanciata dall’assessorato all’educazione e dal Rotary club Firenze nord, per la prevenzione dell’ ‘ambliopia’, comunemente detta ‘occhio pigro’, un termine con cui viene definito un occhio in apparenza normale che però non vede correttamente. Su un totale di 514 bambini visitati – di circa 5 anni in media – 14 di loro (circa il 3%) hanno evidenziato disturbi visivi da ambliopia e altri 19 oltre i 3 decimi.
Le visite oculistiche sono state effettuate, da febbraio alla fine di marzo, dalle dottoresse Ilaria Biagini e Simona Forconi, sotto il coordinamento del past president Paolo Santoro. È stata la seconda edizione di un’analoga campagna di prevenzione già svolta dal all’inizio del 2014, durante l’annata di Carlo Mazzotti presidente.
L’ambliopia è un deficit dell’apparato visivo generalmente in un solo occhio, difficile da accertare se non attraverso una visita medica specialistica. «Il cervello – ricorda Santoro – non riuscendo a interpretare correttamente le informazioni visive che gli arrivano, di fatto disattiva parzialmente o del tutto i segnali che provengono da un occhio e tende a usufruire sempre più delle immagini dell’altro. Se l’ambliopia viene accertata tardi, in età adolescente, la situazione può diventare irreversibile».
Viceversa si può curare l’occhio pigro fino ai 12-13 anni di età, ma più precoce è la diagnosi, migliore e duraturo può essere il recupero funzionale. Si tratta di ‘penalizzare’ l’occhio buono a favore di quello pigro, che deve essere adeguatamente stimolato a riprendere la sua funzione. Di fatto una vera e propria ‘ginnastica’ riabilitativa.
«Aver trovato tempestivamente 14 bambini fiorentini affetti da ambliopia – ha spiegato Paolo Santoro – significa offrire loro la possibilità di affrontare la vita con due occhi anziché uno solo. Magari con qualche fastidio, come portare una benda per qualche tempo, e un po’ di rimproveri dei genitori, per mettergliela e fare attenzione che la sopportino. Ma ne vale sempre la pena».
“Un bellissimo servizio che il Rotary Firenze nord ha offerto ai bambini e alle famiglie delle nostre scuole – ha dichiarato la vicesindaca Giachi – una vigile attenzione da parte dei genitori e degli insegnanti a scuola è alla base per evidenziare precocemente disturbi del visus che scoperti tardivamente non avrebbero più buona possibilità di guarigione. Affrontare una intera vita con una situazione visiva marcatamente deficitaria già da piccoli può risultare un notevole handicap nel futuro”.
Alla realizzazione della campagna hanno collaborato Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti sezione di Firenze, Iapb Onlus, e Cso srl Costruzione Strumenti Oftalmici di Scandicci.